Il conflitto in Ucraina e l’inflazione galoppante stanno già influenzando i tassi di interesse sui mutui, con riflessi sul costo dei finanziamenti per acquistare casa. Un recente studio di Codacons ha svelato quanto si spende in più per accendere un mutuo casa, soprattutto per quanto riguarda i giovani e i contratti trentennali.
Tassi di interesse sul mutui: quanto si paga in più
Secondo il Codacons, confrontando i tassi di interesse sui mutui prima della guerra e ora, abbiamo differenti situazioni per quanto riguarda i tassi sui mutui fissi e variabili. Mentre infatti il tasso di riferimento dei mutui variabili, l’Euribor, è rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi quattro mesi, l’Eurirs, riferimento per i mutui a tasso fisso, è passato da gennaio ad aprile da uno 0.60 circa a un 1,7 circa. Il Tan, ovvero il tasso di interesse puro, è invece passato dall’1.2 all’1.7 circa. In definitiva, chi chiede un mutuo a tasso fisso per l’acquisto di una casa oggi può quindi avere mezzo punto percentuale in più di interessi da pagare rispetto all’inizio dell’anno, con una spesa finale che, secondo Codacons, può ammontare anche a 9 mila euro annui.
Stangata sui mutui: quanto vale?
Ma quanto vale la stangata sui mutui? Quanto in più dovrà pagare chi, ad esempio, chiede un mutuo da 100 mila euro? Secondo un esempio di calcolo, stando a quanto rilevato da Codacons, se il rialzo dei tassi vale circa 24,5 euro a rata mensile, ad essere maggiormente colpiti sono i mutui trentennali a tasso fisso, per i quali l’incremento complessivo sfiora ora, come si diceva, i 9 mila euro (8.812 euro) rispetto allo stesso tipo di finanziamento chiesto quattro mesi fa. Escluse, peraltro, le spese di perizia, gli oneri, e gli altri costi.
Un aumento che colpisce soprattutto i giovani, più propensi a chiedere prestiti i durata superiore; a loro carico si aggiunge anche il possibile stop ai mutui under 36.